L’8 agosto viene celebrata la “Giornata del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo”, istituita con Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri il 1 dicembre 2001, nella ricorrenza della tragedia mineraria di Marcinelle del 1956, per il riconoscimento e la valorizzazione del lavoro e del sacrificio dei connazionali emigrati. In questa occasione, il Ministro Gentiloni ha indirizzato ai connazionali all’estero il presente messaggio:
“L?8 agosto si ricorda la ?Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo?, rendendo cos? indelebile, nella memoria del nostro Paese, la commemorazione dei 136 italiani che persero la vita a Marcinelle, cos? come di tutti gli italiani emigrati vittime di incidenti sul lavoro.
La commemorazione dei nostri connazionali caduti sul lavoro ripropone la centralit? del lavoro quale motore insostituibile della vita di ogni singolo individuo: la nostra Costituzione, sin dal primo articolo, fa del lavoro un principio cardine del nostro sistema sociale e fondamento stesso della Repubblica.
L?attuale contesto economico europeo e le difficolt? vissute in questi anni dal progetto di integrazione rendono oggi il lavoro e la promozione dell?occupazione una sfida fondamentale a cui Stati membri e Istituzioni comunitarie non possono sottrarsi. La tragedia di Marcinelle deve ricordare a tutte le Istituzioni, nazionali ed europee, che l?impegno comune per garantire a tutti i cittadini del continente migliori opportunit? di lavoro e garanzie di sicurezza resta un obiettivo irrinunciabile del nostro sistema politico-economico.
\Il ricordo di Marcinelle, tragedia del lavoro, ci fa inevitabilmente pensare al grande dramma dei nostri giorni, quello dei migranti nel Mediterraneo, spinti come i nostri emigranti dalla ricerca di un futuro migliore lontano dalle proprie radici, dalla propria casa, dai propri affetti. Anche in questo caso l?Europa ? chiamata a dare una risposta comune ad un fenomeno che non pu? e non deve essere motivo di divisione, e contrasto, ma deve trasformarsi in un momento di riflessione che ci consenta di riaffermare l?autentico spirito di condivisione alla base dell?avvio del processo di integrazione europea.
Il dolore e la commozione non possono per? farci dimenticare l?ammirazione per le nostre comunit? all?estero, da sempre capaci di rialzarsi con coraggio, anche dopo tragedie come quella di Marcinelle: esse sono state e sono esempio di tenacia, operosit? e onest? nei Paesi ospiti e sono motivo di orgoglio per tutti noi.”
Paolo Gentiloni